La decorazione

La decorazione

L'interno, totalmente affrescato, presenta una decorazione rinascimentale di grande qualità.

 

L'interno

 

I capitelli, generalmente in cotto - nei quali alle foglie d'acanto si aggiungono spesso delfini contrapposti e sfingi affrontate - sono per lo più dorati. A rafforzare l'effetto di grande ricchezza decorativa, si aggiungono sottili cornici di legno dorato e modanato.

I pilastri risultano affrescati a grottesche con candelabre in cui si alternano animali fantastici, vasi con fogliami, arabeschi, mascheroni, nastri intrecciati, ma  anche simboli e figure di Santi.

Sulla trabeazione al di sopra degli archi corre un lungo fregio affrescato a più colori, in cui agli angeli musicanti e alle raffigurazioni simboliche si alternano tondi con ritratti di monaci benedettini.

 

Santa Scolastica, sorella di San Benedetto, con la colomba

 

I dodici tondi al di sopra dei pilastri contengono i ritratti dei Cesari, forse a ricordare i legami che il complesso ebbe nei secoli con i sovrani.

Negli otto spicchi della cupola è dipinta la volta celeste; sull'azzurro piccole nubi e teste di cherubini con alucce rosse formano centri concentrici che accompagnano lo sguardo fino alla chiave di volta dove la colomba simbolo dello Spirito Santo emerge dai raggi dorati.

Le volte della navata e del transetto sono profilate con il tipico decoro cinquecentesco a grottesche a cui si alternano oculi con busti di santi.

Nei tondi della prima campata: il Salvatore, a cui la chiesa è intitolata, i Santi Pietro e Paolo e un santo in vesti episcopali.

 

La cupola

 

Nei tondi della seconda campata quattro santi monaci: San Remigio, San Colombano, San Benigno e San Germano.

Le volte delle piccole campate laterali sono invece dipinte nella prima metà del Settecento da quadraturisti lombardi. Qualche cappella conserva nella volta la decorazione più antica.

Sulla controfacciata, in una ricchissima cornice policroma a stucchi a gran rilievo, il dipinto di Tommaso Gatti rappresenta La regina Adelaide che accoglie la moglie di Berengario.

 

 


Da: "Collana: Le chiese di Pavia", a cura di Luisa Erba.
Realizzazione editoriale: Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Pavia
Testi: Luisa Erba
Collaborazione grafico-editoriale: Franco Boggeri
Fotografie di Giovanni Baldi.
Archivio della parrocchia (3,12, 17), Don Piero Cinquini (1, 10, 29), Fiorenzo Cantalupi (6, 22)
Stampa: Tipografia Commerciale Pavese
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