L’Accademia di Brera al Piccolo Chiostro per i corsi di restauro

L’Accademia di Brera al Piccolo Chiostro per i corsi di restauro

L’Accademia di Brera al Piccolo Chiostro per i corsi di restauro
È in fase di definizione l’accordo con l’istituto milanese per formare tecnici specializzati attraverso studi post laurea

 

La convenzione con la Scuola di restauro dell’Accademia di Belle Arti di Brera è in fase di definizione, mentre è quasi pronta la richiesta da inviare in Regione Lombardia per avviare, in accordo con la “Fondazione Pavia Città della Formazione” e con il “Centro Servizi Formazione”, corsi di restauro. Entro fine aprile invece prenderà il via il restauro della tela grande tela della regina Adelaide, gigantesca scenografia, il cui culmine si trova a oltre 11 metri d’altezza, che verrà recuperata grazie al prezioso contributo dell’associazione Amici dei musei pavesi.

Prende forma il progetto di ripristino del piccolo chiostro, voluto dal parroco di San Mauro don Franco Tassone e dall’associazione che prende il nome da questa porzione dell’antico monastero acquistata dalla parrocchia per 700mila euro. Un progetto che punta all’accoglienza degli ultimi, al recupero artistico e architettonico di un bene pregiato, ma anche a sostenere l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, «perché il lavoro è dignità» e «perché i giovani, che sono il nostro futuro, hanno diritto a questa dignità», ripete il parroco che aggiunge: «La parrocchia attinge ad una lunga tradizione, quella dei monaci benedettini, alla scuola dei quali essa continua a crescere». Da qui la decisione di attrezzare, in una parte dell’edificio, laboratori da mettere a disposizione dell’Accademia di Brera che ha sede a Milano ed è stata fondata nel 1776 da Maria Teresa d’Austria, per creare un centro culturale. Si svolgeranno tirocini curricolari per l’apprendistato di terzo livello dei restauratori e tecnici del restauro e per corsi formativi specialistici post laurea. I laboratori serviranno anche per la scuola di restauro. La richiesta verrà inoltrata in Regione entro metà aprile e prevede l’istituzione di un nuovo corso di “tecnico della decorazione e della riqualificazione degli apparati decorativi». «Un corso annuale che verrà attivato dalla “Fondazione Pavia Città della Formazione” e dal CSF, in collaborazione con l’istituto Volta - precisa Caterina Maffeis, storica dell’arte e componente dell’associazione Piccolo Chiostro -. Il progetto prevede di dedicare parte del piano terra dell’edifico a laboratori». «Stiamo procedendo a piccoli passi verso un grande obiettivo, quello di destinare a nuova vita questa importante testimonianza del nostro passato», sostiene il presidente dell’associazione Piero Ramponi, mentre don Franco sottolinea: «Si tratta di un traguardo importante, quello di offrire un’opportunità formativa che riguarda il restauro dei beni culturali». Intanto ieri pomeriggio la basilica del Santissimo Salvatore ha aperto le sue porte alla città. Alla quale è stato mostrato il telero, circa tre metri per quattro, del pittore pavese Tommaso Gatti. Datato 1693, raffigura “La Regina Adelaide che accoglie la moglie di Berengario II”. «L’iconografia è rara e interessante perché rappresenta l’incontro in cui Willa, moglie di Beregario II, prigioniera nell’isola di S. Giulio sul lago d’Orta, colpevole di azioni malvagie nei confronti di Adelaide, viene liberata per clemenza di quest’ultima. - spiega Maffeis -. Non va dimenticato che ad Adelaide si deve la rifondazione della chiesa e del convento nel X secolo, nel periodo Ottoniano».

Stefania Prato, La Provincia Pavese, 19 marzo 2018